Quando una politica fallisce. Il brain drain in Sardegna
DOI :
https://doi.org/10.19248/ammentu.385Mots-clés :
Politiche per la specializzazione, Fuga dei cervelli, disallineamento nel mercato del lavoroRésumé
Nelle realtà socio-economiche dei paesi occidentali il sapere e le conoscenze scientifiche rivestono un ruolo centrale nella produzione di beni materiali e immateriali, diventano esse stesse una forza produttiva, l’unica capace di produrre valore e vantaggi competitivi durevoli per la knowledge society. Dentro questo quadro teorico l’Unione europea si era prefissata l’obiettivo strategico di «diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo» e l’ha confermato con il Programma Europa 2020.È in tale contesto che assume una rilevanza significativa lo sforzo di investimento in formazione delle regioni meridionali italiane più svantaggiate, come il programma Master & Back promosso nell’ultimo decennio dalla Regione autonoma della Sardegna, per conferire maggiore spessore al capitale umano dei suoi giovani laureati attraverso esperienze di alta qualificazione al di fuori dell’Isola ai fini di un successivo inserimento, una volta specializzati, nel mercato del lavoro locale.
Il contributo è un’attenta analisi dei meccanismi di una politica che ha guardato solo al lato dell’offerta della forza lavoro, del suo impatto sui livelli di occupazione e dei suoi effetti perversi, come il massiccio brain drain verificatosi alla fine dell’esperienza in seguito a un processo di mismatch con un tessuto produttivo inadeguato e impreparato ad accogliere personale altamente qualificato, o un notevole brain waste, ovvero una sottoutilizzazione delle risorse stesse.
Téléchargements
Publiée
2021-05-30
Numéro
Rubrique
FOCUS - Sardegna, emigrazione tra attualità e passato: la fuga di cervelli, le fonti locali per lo studio...
Licence
Commentaire sur le droit d’auteur
L’avis de droit d’auteur figurant ci-dessous fera partie des informations sur le magazine et sur les métadonnées de chaque article publié. Toutefois, chaque magazine est libre de décider sur le fond et la forme de l’accord de droit d’auteur qu’il passe avec les auteurs. Le Public Knowledge Project recommande d’utiliser une autorisation de Creative Commons, aux fins de quoi, il fournit un exemple que vous pouvez copier et coller dans l’espace d’en bas pour les magazines qui (a) offrent un libre accès, (b) un libre accès différé ou (c) qui n’offrent pas de libre accès.