La rivoluzione interrotta. La comunità italiana in Tunisia tra ideali risorgimentali e interessi coloniali
DOI :
https://doi.org/10.19248/ammentu.216Mots-clés :
Tunisia, comunità italiana, emigrazione sarda in Tunisia, RisorgimentoRésumé
La storia della collettività italiana in Tunisia racconta l'incontro di due popoli e di due culture. Il flusso migratorio italiano verso le coste africane ha origini antiche, sviluppatosi nei secoli, in relazione alle condizioni storiche e politiche della Penisola. Dalla prima metà dell’Ottocento, in corrispondenza dei moti rivoluzionari italiani, i perseguitati politici si rifugiarono a Tunisi, dove i loro connazionali già occupavano posizioni di rilievo nel contesto sociale del Paese. Da allora Tunisi divenne uno dei più importanti centri di cospirazione mazziniana e i rifugiati politici introdussero in quel contesto sociale idee politiche nuove, poi recepite dalle élites del Paese. Gli ideali di indipendenza, libertà e autogoverno mutuati dall’esperienza italiana che in quegli anni sembrarono potersi affermare anche in Tunisia subirono un brusco ridimensionamento dopo il Congresso di Berlino del 1878 e tramontarono definitivamente con l’instaurazione del protettorato francese che segnò sia la sorte della Tunisia che della comunità italiana lì residente, da quel momento abbandonata a un proprio destino distante e differente da quello della patria di riferimento.Téléchargements
Publiée
2016-10-11
Numéro
Rubrique
DOSSIER - Sardegna e Tunisia: una storia fra due sponde
Licence
Commentaire sur le droit d’auteur
L’avis de droit d’auteur figurant ci-dessous fera partie des informations sur le magazine et sur les métadonnées de chaque article publié. Toutefois, chaque magazine est libre de décider sur le fond et la forme de l’accord de droit d’auteur qu’il passe avec les auteurs. Le Public Knowledge Project recommande d’utiliser une autorisation de Creative Commons, aux fins de quoi, il fournit un exemple que vous pouvez copier et coller dans l’espace d’en bas pour les magazines qui (a) offrent un libre accès, (b) un libre accès différé ou (c) qui n’offrent pas de libre accès.