Le relazioni storiche della Sardegna con la Tunisia
DOI:
https://doi.org/10.19248/ammentu.214Palabras clave:
Storia delle antiche relazioni fra Sardegna e Nordafrica, attività scientifiche e archeologiche condotte da università sarde in Tunisia, Scuola italiana archeologica di CartagineResumen
I rapporti tra la Sardegna e l’Africa (l'attuale Tunisia) si originano in età preistorica e fenicio-punica attraverso il predominio di Cartagine, si alimentarono con ripetuti significativi scambi di popolazione ed in particolare con la presenza di deportati e di immigrati africani in Sardegna, di militari e di civili sardi nel Nord-Africa. La romanizzazione si sviluppò perciò in modo analogo, specie per le affinità strutturali dell'economia e più precisamente dell'agricoltura di queste province, collegate da un intenso traffico commerciale e spesso associate anche nel destino politico. La sopravvivenza di elementi culturali comuni si manifestò in Sardegna come in Africa nelle istituzioni cittadine, nella vita religiosa, nella lingua e nell'onomastica; la documentazione epigrafica conferma ulteriori successive convergenze.Le Università di Cagliari e Sassari conducono dal 1994 scavi archeologici a Uchi Maius, Uthina, Zama Regia, Nabeul. Il Centro di studi interdisciplinari sulle province romane dell’Università di Sassari ha promosso i convegni dedicati a L’Africa Romana, arrivati alla ventesima edizione: una storia trentennale di incontri che hanno segnato una prospettiva di ricerca davvero innovativa (recentemente il XX volume è stato presentato a Tunisi e Roma).
A Sassari il 22 febbraio 2016 è stata costituita la Scuola Archeologica Italiana di Cartagine, oggi arrivata a 120 associati, interessata ad operare in campo internazionale, che intende favorire forme di coordinamento tra iniziative che caratterizzino la cooperazione italiana in Tunisia (e più in generale nei Paesi del Maghreb) in ambito scientifico-culturale.
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Publicado
2016-10-11
Número
Sección
DOSSIER - Sardegna e Tunisia: una storia fra due sponde
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