Is Goccius de Santa Barbara Virgini e Martiri Calaritana: trascrizione di un manoscritto in sardo campidanese della seconda metà del Settecento

Autori

  • Manuela GARAU

DOI:

https://doi.org/10.19248/ammentu.517

Abstract

Questo agile studio propone la trascrizione di un documento manoscritto intitolato Is Goccius de Santa Barbara Virgini e Martiri Calaritana: trascrizione di un manoscritto in sardocampidanese nella seconda metà del Settecento. I versi dei Goccius, ovvero dei Canti religiosi, raccolti in 14 strofe, risalgono alla seconda metà del Settecento e sono custoditi presso la Biblioteca Universitaria di Cagliari, all’interno di un fondo appartenuto sino al 1941 alla nobile famiglia degli Aymerich. I Goccius raccontano la vita leggendaria di una santa Barbara locale, nata a Cagliari, distinta dalla santa Barbara orientale, originaria di Nicomedia. La vicenda biografica della santa cagliaritana si confonde, in alcuni aspetti, con quella di santa Barbara di Nicomedia, quasi a voler sottolineare la confusione che in passato è stata fatta tra le due Barbara. Quella sarda, conosciuta anche come santa Barbara scabizzada (decapitata), viene festeggiata a fine giugno nella chiesa campestre a lei dedicata, a ridosso di un monte ricadente nel territorio del comune di Capoterra, unico centro della Sardegna dove è rimasto vivo il culto e dove persiste ancora la tradizione e la devozione per questa santa occidentale, isolana e casteddaia (cagliaritana).

##submission.downloads##

Pubblicato

2024-12-31

Fascicolo

Sezione

FOCUS - Banche e imprese produttive, questioni ambientali tra conservazione e sviluppo e la vita leggendaria di Santa Barbara Calaritana attraverso una fonte d’archivio

Puoi leggere altri articoli dello stesso autore/i

1 2 > >>