Il canto liturgico medievale, tra segno e significato
DOI:
https://doi.org/10.19248/ammentu.487Abstract
Alla luce del fenomeno del descrittivismo musicale, proprio dei poemi sinfonici di età romantica e preceduto dalla musica ‘a programma’ nata nel Settecento, secolo culla delle teorie razionaliste basate sul principio dell’imitazione del bello naturale, ci si interroga in questa sede se tale idea è applicabile anche al repertorio di canto liturgico gregoriano. Dagli esempi proposti, corredati di analisi testuale ancor prima che musicale dei brani, si evince come la componente melodica, che in questo repertorio musicale liturgico assume sempre un ruolo ancillare rispetto al contenuto testuale, funga sia da veicolo per una migliore trasmissione della Parola ai fedeli sia come ausilio per la memoria degli stessi cantori gregoriani.
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