Da miniere dismesse a musei minerari: il caso di Serbariu
DOI:
https://doi.org/10.19248/ammentu.449Abstract
La Miniera carbonifera di Serbariu ha caratterizzato l’economia del Sulcis e rappresentato tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso una delle più importanti risorse energetiche d’Italia. Negli anni Sessanta l’attività estrattiva è cessata e, dopo un lungo periodo di abbandono, il sito è stato riqualificato, valorizzato e destinato a una nuova vita, diventando un luogo della memoria, inserito nei maggiori circuiti turistici europei. Il contributo intende indagare su quali siano stati gli avvenimenti chiave che hanno consentito a Carbonia e alla sua miniera di non diventare una cattedrale nel deserto ma di essere nuovamente, ancora grazie alla miniera, un polo di attrazione per migliaia di turisti che la visitano ogni anno.
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