I rapporti economici tra Sardegna e Sud America nel XIX secolo
Parole chiave:
Rapporti commerciali, Sardegna, America Latina, emigrazione, Camere di commercio italiane in America Latina, Argentina, Brasile, Uruguay, Giuseppe PalombaAbstract
Dopo una premessa sui primi contatti tra la Sardegna e il Continente americano, testimoniati da una parte dalla partecipazione di parecchi missionari sardi in Sud America e dall’altra dalla importazione dal Nuovo mondo alla nostra isola dei cosiddetti generi coloniali, in specie zucchero e caffè, si tratta più diffusamente dell’emigrazione sarda in quel Continente, soprattutto sul finire del XIX secolo e ai diversi problemi cui diede luogo, servendosi in particolare delle fonti archivistiche e giornalisti che per poi evidenziare come si arrivò ad un’intensità di traffici che ebbe il suo culmine ai primi del Novecento, allorquando le esportazioni italiane superarono le importazioni in diversi Stati sud-americani, come l’Argentina, proprio per l’attivismo delle nostre comunità colà stabilite, nonché per l’istituzione delle camere di commercio italiane di Montevideo, Buenos Aires e Rosario per merito dei nostri ministri dell’agricoltura, industria e commercio (fra i sostenitori e divulgatori di questi istituti troviamo il parlamentare Giuseppe Palomba nostro conterraneo).##submission.downloads##
Pubblicato
2012-12-31
Fascicolo
Sezione
DOSSIER - Atti del convegno internazionale 1840-2010 SARDEGNA – URUGUAY. Dai 170 anni di amicizia e di rapporti...
Licenza
Nota di copyright
Le informazioni sul copyright inserite sotto compariranno tra le informazioni della rivista e nei metadati di ciascun articolo pubblicato. Sebbene una rivista sia libera di determinare forma e sostanza del copyright agreement con i suoi autori, il Public Knowledge Project suggerisce l'uso di una licenza Creative Commons license. A tal fine, fornisce un esempio che puo essere copiato e incollato nello spazio qui sotto per le riviste che (a) offrono open access, (b) offrono delayed open access, or (c) non offrono open access.