L’assistenza agli ammalati di mente in Sardegna e nell’area del Medio Campidano tra XIX e XX secolo

Autori

  • Martino CONTU

Parole chiave:

malattia mentale, psichiatria, manicomio, USL Sanluri, ospedale, San Giovanni di Dio, Sant’Antonio Abate, ospedale rurale di Siddi

Abstract

Tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo, i malati di mente del sud Sardegna poterono contare sull’accoglienza del vecchio ospedale di Sant’Antonio Abate, sorto a Cagliari nel XV secolo. Nel Medio Campidano, dal 1860 operò l’ospedale rurale di Siddi, dove risulta siano stati ricoverati anche pazienti affetti da problemi mentali o da “isterismo”. Sempre negli anni sessanta, all’interno del nuovo ospedale civile di Cagliari, il San Giovanni di Dio, venne aperto un moderno reparto psichiatrico. Poi, nel 1907, venne inaugurato il manicomio “Villa Clara” di Cagliari, dove venivano ospitati i cosiddetti «maniaci», e dove operò un’azienda agricola, le cui cure erano affidate al lavoro di un numero ristretto di pazienti. Nel 1997, chiuso il manicomio, i pazienti originari dei comuni del Medio Campidano, tornarono in carico alla USL (Unità Sanitaria Locale) n. 6 di Sanluri.

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Pubblicato

2014-06-30

Fascicolo

Sezione

DOSSIER - Salute pubblica e salute mentale nel Medio Campidano (Sardegna) tra XIX e XXI secolo

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